Il laboratorio Sguardi sui Generis nasce all'Università di Torino nel 2010 con l'intento di costituire uno spazio di discussione e crescita sulle questioni di genere. Un contenitore aperto, dunque, che si pone il duplice obiettivo di approfondire la formazione teorica e di favorire, al contempo, l'affermazione di una soggettività collettiva capace di confrontarsi e intervenire sulle problematiche di genere più attuali.

domenica 22 dicembre 2013

Spagna, con Rajoy il diritto di aborto torna indietro di 30 anni

Pubblichiamo un articolo tratto da Infoaut sulla nuova legge sull'aborto in approvazione in Spagna in questi giorni - la cosiddetta 'legge Gallardon' - un attacco gravissimo all'autodeterminazione delle donne che riporta le norme sull'interruzione di gravidanza indietro di decine di anni. 

Il governo spagnolo guidato da Rajoy ha approvato nella giornata di ieri (venerdì) un progetto di legge intitolato “Legge organica per la protezione della vita del concepito e dei diritti della donna incinta” che limita fortemente le conquiste delle donne in materia di diritto all'aborto. La nuova legge porta la firma del ministro della giustizia Alberto Ruiz-Gallardón e limita la possibilità di interrompere la gravidanza a due soli casi, ovvero quando la donna è vittima di stupro (e in questo caso sarà comunque possibile solo prima della dodicesima settimana di gestazione e solo se lo stupro è stato denunciato immediatamente dalla donna) o quando è a rischio la sua salute. In tutti gli altri casi e dopo la quattordicesima settimana di gestazione, l'aborto verrà considerato un reato.

La proposta di legge approvata ieri dal consiglio dei ministri, nota come 'legge Gallardòn',dovrà ora passare al vaglio del Parlamento, dove però difficilmente incontrerà ostacoli dal momento che il PP di Rajoy detiene la maggioranza. Viene così abrogata la precedente legge del 2010, varata dal governo Zapatero, che entro la quattordicesima settimana di gravidanza non poneva invece limitazioni alla libera scelta delle donne, anche se minorenni. La nuova giurisdizione, se otterrà l'approvazione del Parlamento, riporterà invece indietro il diritto di aborto, restaurando un regime giuridico peggiore di quello che vigeva 30 anni fa.

sabato 21 dicembre 2013

Contro la violenza maschile sulle donne. Che fare?

Non ci sono ricorrenze oggi, nessuna giornata mondiale da celebrare. È un giorno qualsiasi, di quelli ordinari, di quelli che sui calendari sono contrassegnati in modo anonimo, gli uni uguali agli altri. Per noi la violenza di genere va concepita come un fatto ordinario, lo abbiamo ribadito più volte. E allora ci troviamo a scriverne oggi, ma non per caso. Da pochi giorni il collettivo romano “Cagne sciolte” ha occupato uno spazio per portare avanti un progetto territoriale contro la violenza di genere. Dedichiamo a loro queste riflessioni.

Nel 1975 Silvia Federici e Nicole Cox scrivono un articolo particolarmente importante dal titolo Counterplanning from the kitchen,1 in cui si prendono la briga di chiarire il senso delle lotte femministe per il cosiddetto “salario contro il lavoro domestico” a una sinistra istituzionale e ideologica che non riusciva a comprenderle. Al di là della condizione storica precisa, la proposta di una “contro strategia dalla cucina” – la traduzione è un po' forte, ma non infedele e la formula è chiaramente ironica 2 – coincide con un gesto fondativo. Essa, infatti, risponde alla necessità di costruire un punto di vista politico, femminista e materialista sul lavoro a partire dall'esperienza storica delle donne e, con esso, di completare l'orizzonte analitico marxiano sul nesso produzione-riproduzione.

martedì 17 dicembre 2013

Benvenuto al nuovo spazio liberato da “Cagne Sciolte” contro la violenza sulle donne!

E' con grande entusiasmo che accogliamo e diffondiamo la notizia che a Roma, il 14 dicembre, le Cagne Sciolte, hanno occupato e liberato un nuovo spazio.

Di proprietà del Comune di Roma, un tempo adibito a night club, messo poi sotto sequestro e chiuso nel 2008 per sfruttamento della prostituzione, oggi questo spazio, grazie all'energia e al coraggio di un gruppo di donne, vedrà le sue mura riempirsi di nuovi significati sotto il segno dell'autodeterminazione femminile. 

Tappa e nuovo punto di partenza di un percorso collettivo di liberazione e al contempo presidio permanente di resistenza e lotta contro la violenza sulle donne, questo luogo ha già iniziato a vibrare di nuova e potente energia grazie a chi lo sta costruendo, vivendo e attraversando.

Come Laboratorio Sguardi Sui Generis, compagne, amiche e soprattutto sorelle, esprimiamo piena solidarietà e sostegno alle Cagne Sciolte e a questo rivoluzionario progetto, con la promessa di venire al più presto a viverlo tutte insieme!

Pubblichiamo qui sotto il comunicato scritto a seguito della nuova occupazione!

giovedì 5 dicembre 2013

CECILIA LIBERA! Nessuno spazio ai fascisti!

Durante la mattinata di ieri, studenti e studentesse dell'università di Torino hanno dovuto assistere all'ennesima provocazione da parte dei fascisti del FUAN i quali si trovavano nell'atrio di Palazzo Nuovo con la pretesa di distribuire volantini su austerity e tagli all'istruzione.
Subito si è formato un presidio ben nutrito di antifascist@ che ha intimato più volte il gruppuscolo di fascisti ad andarsene, senza però alcuna risposta. Reazione immediata è stata invece quella della Questura che, senza pensarci due volte, ha schierato due cordoni di celere a protezione del Fuan e ha caricato violentemente e a freddo il presidio antifascista all'interno dell'università. Gli studenti e le studentesse sono stati rincorsi per diversi metri e addirittura fin dentro le aule. Diversi sono stati i feriti e due ragazzi, Cecilia e Carlos, sono stati fermati dalle forze dell'ordine e portati in questura.
Carlos è stato rilasciato in serata con una denuncia mentre per Cecilia è stato confermato l'arresto.

Cecilia ti vogliamo libera subito e di nuovo al nostro fianco nelle lotte!


Laboratorio Sguardi Sui Generis