Il laboratorio Sguardi sui Generis nasce all'Università di Torino nel 2010 con l'intento di costituire uno spazio di discussione e crescita sulle questioni di genere. Un contenitore aperto, dunque, che si pone il duplice obiettivo di approfondire la formazione teorica e di favorire, al contempo, l'affermazione di una soggettività collettiva capace di confrontarsi e intervenire sulle problematiche di genere più attuali.

martedì 27 settembre 2011

Verso il Feminist Blog Camp: Alcune informazioni utili da conoscere!

Verso la prima edizione del Feminism Blog Camp.

FBC, si terrà a Torino il 28/29/30 Ottobre presso il Centro Sociale Askatasuna, Corso Regina 47.

Per consultare la griglia e il programma dei workshop, che sono in via quasi definitiva, rimandiamo ai seguenti link:


Per chi avrà bisogno di ospitalità e per chi si rende disponibile ad ospitare, un caldo invito a scrivere a Daniela di Sguardi Sui Generis: leonardi_daniela@hotmail.it
in modo da riuscire insieme ad organizzarci al meglio possibile. Sicuramente saremo tant*, più della capienza del Centro Sociale, perciò è necessario attivarsi per non lasciar nessun* all’addiaccio.
Per chi si fermerà a dormire presso l’Askatasuna consigliamo di portare sacchi a pelo e materassini. E, per tutti e tutte, dormienti al Centro o altrove, consigliamo di munirsi di abiti pesanti, che Torino a fine Ottobre può essere freddino!

Il FBC è un evento completamente autogestito ed autofinanziato, il lavoro è tanto e il finanziamento necessario.
Per chiunque possa e voglia contribuire, ecco i dati della postepay con la quale si stanno raccogliendo fondi:

Intestataria: Camilla Rebora
Numero di conto: 4023 6006 0997 8681

Proprio con l’obbiettivo di lanciare l’iniziativa ed autofinanziarci si svolgeranno, da qui a fine Ottobre in tante città italiane, eventi e iniziative all’insegna del FBC.
Vi invitiamo a partecipare numerosi alla creazione di questi momenti.
In particolare a Torino potete scrivere a sguardisuigeneris@gmail.com
o venire direttamente ai momenti di riunione e lavoro comune. Troverete via, via gli appuntamenti sul nostro blog http://sguardisuigeneris.blogspot.com e pagina facebook.
Come raggiungerci:
Dall’aeroporto di Caselle, linee autobus: Caselle-Torino (Fermata: Porta Nuova o Porta Susa).
Linee ferroviarie:

Dall’aereoporto di Malpensa, linee autobus: Malpensa-Torino (Fermata: Porta Susa o Torino Autostazione Comunale).
Linee ferroviarie: linee Malpensa-Torino Porta Nuova

Dalla stazione di Porta Nuova:
Uscendo dalla stazione girare a sinistra, su via Sacchi (parallela a Porta Nuova) prendere il tram 4 fino alla fermata: Piazza della Repubblica, quindi su Corso Regina, prendere la linea 3 in direzione Gabetti/P.Hermada e scendere alla fermata Guastalla, o prendere la linea 16 in direzione Porta Palazzo Ovest e scendere alla fermata Palazzo Nuovo in Corso San Maurizio. Scendendo dal pullman, prendere via Guastalla sulla sinistra; al fondo, la stessa via costeggia il centro sociale Askatasuna.

Dalla stazione di Porta Susa: Uscita su Piazza XVIII Dicembre, quindi prendere le linee: 10 (Pullman) in direzione Massari o 72 in direzione Cimitero e scendere alla fermata Rondò Forca. Attraversare corso Principe Eugenio spostandosi su Corso Regina Margherita. Da lì prendere la linea 3 in direzione Gabetti/P.Hermada e scendere alla fermata Guastalla.

In auto, uscita autostrada: Regina Margherita; proseguire sul corso fino ad arrivare al numero civico 47.
Qui di seguito alleghiamo alcuni percorsi stradali e indicazioni precise su come raggiungerci:


lunedì 26 settembre 2011

Sempre in alto i cuori No Tav!

Con la sentenza del Tribunale del riesame, giovedì scorso Nina e Marianna sono tornate finalmente libere.
Una libertà ancora parziale, che le vede rispettivamente costrette ai domiciliari e all’obbligo di dimora, ma che ha comunque fatto tirare un sospiro di sollievo a tutto il movimento No Tav, ansioso di riabbracciare le due donne dopo i tredici giorni di detenzione.
Le migliaia di persone in marcia alla fiaccolata di Chiomonte, i tanti messaggi di solidarietà, gli appelli per la liberazione che si sono susseguiti nelle scorse settimane, sono la prova tangibile che il movimento No Tav non si fa scoraggiare né intimidire dalla messa in modo dell’apparato repressivo e che come abbiamo ripetuto tante volte “la Val Susa paura non ne ha”.
Questo è ciò che emerge anche dalle parole e dalle testimonianze di Nina e Marianna, dal loro rifiuto di vestire i panni delle eroine o delle martiri, perché sanno che quella notte attorno alle reti del cantiere eravamo in tanti e che tutti e tutte eravamo animati dalla stessa determinazione nel mostrare che anche le più resistenti delle reti possono cadere.
Qui di seguito pubblichiamo l’audio dell’intervista a Nina realizzata oggi dai microfoni di Interferenze e la poesia “a chiunque” di Marianna.
Sempre in alto i cuori No Tav!






a chiunque.

e io?

mi ritrovo nella normalità dell'essere ventenne, sperimentando la vita.

ne anarchica, ne pacifista.

solo pacificamente alla ricerca di me stessa.

molto preoccupata per i miei sogni.

molto infastidita da questo geliido e assurdo progresso.

molto indignata ad osservare i giochi politici.

ancora illusa dell'esistenza di giustizia.

nata a ROvereto, però cresciuta in canavese,in un paesino di 1200 anime in una realtà rurale e leggermente bigotta come l'ambiente del liceo della zona che ho frequentato.

riesco a riconoscere gli alberi, ma non i modelli d'auto.

in quarta superiore vinco una borsa di studio e parto per l'india per un annno. semplicemente per curiosità ed entusiasmo per la scoperta di qualcosa di nuovo di diverso.

dopo il liceo riparto con uno zaino, viaggio per spagna e francia, poi decido di tornare e stabilirmi a torino.

lavoro, vivo, esploro nella città. mi creo la mia indipendenza.

intanto sogno di essere ostetrica.

i sogni non piacciono, non oltrepasso il numero chiuso.

ora farò agraria:foreste e boschi.

e intanto mi guardo attorno, vivo, provo ad esprimermi, riconfermo la mia libertà.

metto in atto una goffa e autentica rivolta individuale: non un semplice stare, ma una appassionata ricerca di umanità.

un pò incosciente, come ogni giovane ha diritto di essere.

un pò sfortunata, come ogni giovane non dovrebbe essere.

e ora amarezza.

si ricompone il puzzle, si rivedono immaggini...

e non mi sento più umana. ma un oggetto, un mezzo.

eppure non perdo la dignità.

non voglio filosoffeggiare.

non eroina, non martire.

resto.

resto umana.

e voi non lasciatevi intimidire.

non abbiate paura.

se avete qualcosa da dire, ditela. se poi vi tocca dirla urlando, si vede che ne vale la pena.

é tempo di resistere, è tempo di lottare!

grazie per la solidarietà e la vicinanza di chi ci ha scritto o ci ha pensato nel periodo in carcere..

'a sara dùra

con amore...

marianna

lunedì 19 settembre 2011

Prossima riunione del laboratorio

La prossima riunione sarà oggi pomeriggio alle ore 18.00 a Palazzo Nuovo, aula UniLotta.

sabato 17 settembre 2011

Si avvicina il FBC...

Quanto manca al Feminist Blog Camp? è tra poco, è tra poco.
Quant* saremo? e chi lo sa! tant*! ma ci staremo tutt*? sì, sì, un po’ di qua, un po’ di là e chi lo sa! Oh frenesia!! ma bisogna organizzarsi, autofinanziarsi, scervellarsi!!
Ci piace questa idea di trovare uno spazio, un tempo, un incontro di corpi.
Gambe, braccia, menti, teste, pc...pc?! eh sì. Sapete, perchè intanto che un* scopre l’esistenza del mouse, l’altr* argomenta quello che ha scoperto sulla networking art, n’altr* si mangia un panino mentre si prepara l’intervento “su poetiche e politiche dell’osceno”... cioè, non è che poi distingui più lo schermo dal piede del vicino!! Sarà un gran casino!! Eh sì!
Menti, corpi, media, soggetti reali. Consapevoli che è dal basso che vogliamo costruirci. Condividere saperi, scavalcare le griglie dove si incagliano pensieri e desideri. Desideros* di trovare nuovi modi di dire, di comunicare, di immaginare. Desideros* che la forza, le idee, le conoscenze, la curiosità fluiranno tra noi ... sbattacchiando tra i piatti da lavare, la spesa da fare, le prese elettriche da controllare... AOH ma non ci si poteva organizzare?! EEH lo stiamo facendo! una cosa alla volta!
Consapevoli che si creeranno reti di conoscenza e di scambio tra femministe, disertori, militanti. Tra chi vuole discutere e portare avanti discorsi antisessisti, antirazzisti, antifascisti. Tra chi lotta per l'autodeterminazione, chi vede e vuole avere sempre più chiare le modalità in cui autoritarismo e repressione vengono agiti quotidianamente. Tra chi a questi quotidianamente reagisce. Ci scriviamo, ci confrontiamo, ci organizziamo. Siamo soggetti reali. Entusiast* di scambiarci nuovi strumenti virtuali, di condividere l’importanza politica della rete, del web, della comunicazione. La nostra comunicazione. L’importanza politica del nostro costruirci dal basso, del nostro metterci in discussione. Del nostro cercare di uscire dalle dinamiche di potere, di vederle, di vedercele, di giocarcele.

Un incontro di menti, media, corpi, mouse.


Si avvicina il FBC...

martedì 13 settembre 2011

VERSO IL FEMINIST BLOG CAMP… Siamo pronte/i?!!! (riunione torinese)


Care/i tutte/i, come ormai saprete  il 28/29/30 ottobre a Torino, il csoa Askatasuna ospiterà il primo Feminist Blog Camp, lanciato dal blog Femminismo a sud e con molto entusiasmo “adottato” anche da noi!

A fine luglio c’era stato un primo incontro “torinese” per presentare il Camp e parlare dei molteplici aspetti che lo andranno a caratterizzare. Ora le vacanze sono finite e pensiamo sia giunta l’ora per un nuovo incontro, a cui possano prender parte anche tutte le persone che ci hanno contattato e che sono interessate a partecipare e costruire insieme quella che sicuramente sarà un’esperienza fantastica!

lunedì 12 settembre 2011

NINA E MARIANNA VI VOGLIAMO LIBERE SUBITO!


BREVE RIFLESSIONE SULL'UTILIZZO STRUMENTALE DEL LINGUAGGIO ALL'INTERNO DEI MEDIA MAINSTREAM

Dopo l'iniziativa del movimento NO TAV di venerdì notte, tra i media che riportavano la cronaca dell’assedio al cantiere abbiamo letto una delle solite ricostruzioni di fantascienza a cui Massimo Numa, pennivendolo de La Stampa, fa da tempo ricorso per attaccare il movimento NO TAV.
Nella sua fanta-ricostruzione le due donne arrestate venivano descritte come “un'autonoma di Chiomonte” e “un'anarchica di Rovereto”.

Questa riduzione essenziale delle due donne ad una presunta tipologia, che nei due casi specifici pare anche essere non veritiera, merita secondo noi una piccola riflessione: è necessario rispedire al mittente i continui tentativi di delegittimazione del movimento, che vengono fatti operando distinzioni, spesso anche fasulle, tra manifestanti autoctoni, che sarebbero più legittimati all'opposizione e manifestanti provenienti da altre città, descritti come “professionisti della protesta”.

Non possiamo fare a meno di notare come in questo caso, visto che una delle due arrestate è originaria di Chiomonte, debba necessariamente esserle attribuita come unica identità, quella di “autonoma”, altro termine utilizzato con un intento svalutante. Ci chiediamo cosa abbiano intenzione di sottintendere questi pseudo-giornalisti...se le due donne fossero state realmente un'autonoma ed un'anarchica il movimento avrebbe dovuto essere meno solidale nei loro confronti e l'opinione pubblica più disponibile ad accettare la convalida dell'arresto?
Ci chiediamo, inoltre, se eventualmente, il fatto di essere un'autonoma e un'anarchica escluda tutto il resto. Forse le manifestanti non sono anche studentesse, lavoratrici, precarie, mamme, nonne, disoccupate, volontarie?

Purtroppo abbiamo già assistito troppe volte a strumentalizzazioni di questo tipo: per riportare un esempio che ci ha viste coinvolte in prima persona, ricordiamo molto bene come, dopo l'occupazione della sede torinese del PDL nel febbraio scorso, alcune testate giornalistiche avessero usato espedienti simili per distorcere e sminuire il senso dell’iniziativa.
Il giorno stesso sui giornali si parlava di un gruppo eterogeneo di donne (studentesse, lavoratrici, precarie, disoccupate, alcune appartenenti a centri sociali), che avevano fatto irruzione nella sede del PDL per denunciare la loro condizione di estrema ricattabilità nei luoghi di studio e di lavoro e per sottolineare la responsabilità di tale partito all’interno della crisi attuale.
Il giorno seguente, invece, dopo che si erano verificati anche alcuni fermi, si parlava esclusivamente di giovani dei centri sociali e di una presunta regia maschile dell'iniziativa, come se fosse impossibile concepire che un gruppo di donne avesse organizzato un'iniziativa di protesta.

Ieri, sempre sui media, abbiamo appreso che l'arresto di Nina e Marianna è stato convalidato con un giorno di anticipo e abbiamo avuto la sventura di dover leggere o ascoltare le dichiarazioni di Stefano Esposito del PD, partito che riesce sempre a distinguersi per le sue posizioni immancabilmente tese a difendere gli interessi dei potenti di turno, e ad essere sempre più a destra dei partiti a cui dovrebbe opporsi. Secondo Esposito, infatti, le due donne arrestate dovrebbero andare a lavorare nel (non) cantiere in Valsusa: superfluo dire che a nostro avviso dichiarazioni di questo tipo si commentano da sole...

A questi personaggi va tutto il nostro disprezzo!
A Nina e Marianna, invece, va la nostra incondizionata solidarietà di appartenenti al movimento NO TAV, donne, femministe e militanti: vi vogliamo libere e subito!

Ricordiamo a tutti e tutte il presidio di solidarietà per chiedere la liberazione immediata di Nina e Marianna: l’appuntamento è per oggi, lunedì 12 settembre, alle 18 in piazza Castello.

Laboratorio Sguardi sui Generis

Prossima riunione del laboratorio

La prossima riunione sarà lunedì 12 settembre ore 16.30, aula UniLotta, Palazzo Nuovo.